Ti promettono un lavoro, ma non è quello che pensi: questa truffa ti svuota il conto in pochi minuti

Questa truffa è pericolosissima ed è bene starle alla larga. Sfruttano la possibilità di un lavoro per svuotare il conto. Le vittime non fanno che aumentare.

In questo periodo storico, la ricerca di un lavoro è diventata quasi impossibile. Sono tanti i disoccupati che, quotidianamente, cercano di trovare nuove opportunità. Purtroppo, nella maggior parte dei casi, non vengono neanche ricontattati. È per questo motivo che la prospettiva di una possibilità professionale si trasforma in una proposta da non rifiutare.

Uomo con cellulare e carta di credito in mano
Ti promettono un lavoro, ma non è quello che pensi: questa truffa ti svuota il conto in pochi minuti – politicipercaso.it

Sfruttare la vulnerabilità degli individui è disumano, ma è proprio quello che sta accadendo in Italia. C’è una truffa che sta facendo cadere in trappola tantissime vittime. I criminali promettono qualcosa che non daranno mai e, come se non bastasse, svuotano il conto dei malcapitati.

Questa truffa si sta diffondendo a macchia d’olio: le vittime sono sempre di più

Le truffe sono sempre dietro l’angolo. Non sempre è facile tutelare la propria sicurezza, soprattutto quando sono studiate nei minimi dettagli e toccano temi delicati. In Italia, la necessità di trovare lavoro spinge le persone ad abbassare la guardia. Sono pronte a tutto, anche ad accettare stipendi bassi e orari improponibili.

Tutto comincia da una semplice telefonata sul cellulare. Dall’altro capo del telefono, c’è una voce registrata, ma è facile farsi ingannare perché sembra assolutamente reale. Le parole sono sempre le stesse: “Abbiamo ricevuto il tuo curriculum, aggiungimi su WhatsApp per parlare di lavoro“. La vittima, che magari ha inviato dei curriculum proprio in quei giorni, nella speranza di poter prendere parte a un colloquio, lo fa.

Donna con cellulare in mano
Questa truffa si sta diffondendo a macchia d’olio: le vittime sono sempre di più -politicipercaso.it

È qui che scatta l’inganno. La persona, fidandosi del suo interlocutore, accetta di parlare su WhatsApp. Vengono offerti lavori semplici, da svolgere da remoto. Per iniziare, però, viene chiesto di cliccare su dei moduli da compilare. In questo modo, i truffatori riescono a sottrarre i dati alla vittima e a trasferire un virus sul suo dispositivo. Per loro, una volta fatto ciò, è tutto in discesa.

L’unico modo per difendersi è quello di valutare con attenzione la telefonata ricevuta. Generalmente, non si parla con una voce artificiale, ma con un reclutatore in carne e ossa che, dopo essersi presentato con il nome dell’azienda che rappresenta, offre la possibilità di partecipare a un colloquio di lavoro. Qualunque richiesta sospetta deve essere trattata come tale. È meglio una precauzione in più che una in meno.

Se si hanno dubbi, inoltre, basta collegarsi online per cercare situazioni simili. Così facendo, sarà molto più facile difendersi. Gli utenti, infatti, tendono a parlare delle loro brutte esperienze, mettendo in allarme altre persone che potrebbero finire nella stessa trappola.

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