Taglio del Cuneo e riforma Irpef, quante famiglie hanno aumentato il loro reddito? La verità nei nuovi dati Istat

Qual è stato l’impatto sui redditi degli italiani delle due più importanti misure economiche decise dal Governo Meloni? Lo rivela l’Istat

Di taglio del cuneo fiscale e di riforma degli scaglioni Irpef si è tanto discusso negli ultimi due anni. Si tratta, del resto, delle principali riforme economiche varate dall’attuale Governo Meloni in carica allo scopo di dare una boccata di ossigeno alle famiglie italiane consentendo loro di ritrovarsi con un maggior quantitativo di soldi in tasca. A distanza di diversi mesi dalla loro effettiva attuazione ci si domanda dunque quale sia stato l’effetto di tali misure per quanto riguarda i redditi degli italiani.

Giorgia Meloni e Matteo Salvini in aula
Taglio del cuneo fiscale e di riforma degli scaglioni Irpef, quali redditi sono aumentati (politicipercaso.it / Fonte Ansa)

Ebbene a tal proposito l’Istat ha effettuato un calcolo fornendo in un rapporto ad hoc una serie di dati riguardanti l’impatto non solo della riforma dell’Irpef e del taglio del cuneo ma anche della cancellazione del Reddito di Cittadinanza. Per capire quanti nuclei familiari ne abbiano tratto un vantaggio e quanti invece siano stati penalizzati.

Gli effetti sui redditi della riforme Irpef e del taglio del cuneo fiscale: i nuovi dati Istat

Le due misure in questione sono state concretizzate dal governo Meloni nella manovra 2024 per poi essere riprese anche in quella successiva. Il taglio del cuneo fiscale è stato riconfermato, alle condizioni di fine 2023, anche per tutto il 2025 e così la riforma Irpef che ha ridotto gli scaglioni da quattro a tre portando la fascia compresa tra i 15mila ed i 28mila euro ad essere assorbita nell’aliquota del 23%. Per i guadagni superiori a 50mila euro è stato stabilito un taglio, ad esclusione di quelle sanitarie, di 260 euro dalle detrazioni ed infine è stata innalzata a 8500 euro la no tax area.

Premier Giorgia Meloni
Quanti nuclei hanno invece risentito delle nuove misure economiche (politicipercaso.it / Fonte Ansa)

Il taglio del cuneo prevede invece per i lavoratori con redditi inferiori a 25mila euro una riduzione dei contributi pari a sette punti percentuali, trasformata in incremento di stipendio; il taglio scende a sei punti per quelli compresi tra 25 e 35mila euro. Chi ci ha guadagnato dunque? Secondo l’Istat le due misure hanno portato ad un incremento di reddito per 21,5 milioni di famiglie ed in particolare per nuclei familiari che avevano già un reddito medio alto. Nello specifico 11,8 milioni di famiglie hanno ottenuto una media di 586 euro in più nell’anno in più sul proprio reddito disponibile. Ma per i redditi più alti tale rialzo ha toccato anche gli 866 o i 720 euro.

Ma almeno 300mila famiglie sono state penalizzate, facendo registrare una perdita media da 426 euro: il motivo è legato al fatto che tali nuclei hanno peerso il diritto ad ottenere il trattamento integrativo dei redditi da lavoro dipendente ovvero il bonus Irpef. Nel loro caso, dunque, la riforma ha avuto un effetto negativo con conseguente danno economico. Vi sono poi 9,6 milioni di famiglie che pur beneficiando della riforma Irpef non hanno potuto godere del taglio del cuneo fiscale: si sono ritrovate ad avere un aumento del reddito disponibile ma per loro non c’è stato alcun guadagno collegato ad un incremento di stipendio.

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