A molti può essere capitato di mettersi a dieta, ma di non riuscire a dimagrire nonostante i sacrifici, la causa può essere qualcosa a cui in pochi pensano.
Fare il possibile per rimettersi in forma se ci si rende conto di avere preso qualche chilo di troppo può essere normale, anche se l’idea di mettersi a dieta può essere faticoso per molti. È infatti naturale un po’per tutti associare questo momento a una serie di sacrifici a cui può essere difficile dover sottostare, specialmente se il regime che viene consigliato comporta la necessità di dover rinunciare ad alcuni dei cibi che si amano di più.

Non è detto però che questo sia davvero indispensabile, anche se sarebbe ideale evitare improvvisazioni e fai da te, ma ascoltare le indicazioni di un nutrizionista, che potrà cercare di dare delle indicazioni che possono essere facili da seguire. Nonostante tutto, non è detto che l’effetto che si desidera sia così semplice da ottenere, ad alcuni infatti è capitato di iniziare ma di rendersi poi conto dopo poco tempo di non essere riusciti a perdere peso senza riuscire a darsi una spiegazione dell’accaduto. In alcuni casi questo può accadere a causa di un errore che è piuttosto comune a molti.
Dieta senza risultati? Forse è colpa di questo errore comune
Sentirsi sconfortato se si sta facendo la dieta, ma non si nota alcun cambiamento quando si sale sulla bilancia può essere naturale. In casi simili ci si chiede evidentemente che senso abbia fare sacrifici ed evitare di mangiare cibi che adoriamo e che riteniamo appetitosi se poi il fisico resta esattamente uguale a prima. In realtà, se questo sta accadendo non significa sia qualcosa di casuale, evidentemente c’è qualcosa che si sta facendo di non corretto.
Spesso questo può essere causato da un’azione che tantissimi fanno in questa fase, convinti che sia giusta, ma senza rendersi conto di come sia deleteria. Il riferimento è alla decisione di sostituire lo zucchero, ritenuto il principale responsabile dell’aumento di peso, con il dolcificante. Chi pensa che questo garantisca dei benefici ha un’idea sbagliata, confermata anche da un recente studio, secondi cui i dolcificanti finirebbero per aumentare il senso di fame, spingendo così a mangiare di più, ma spesso male.

Questo accade a causa del principale componente dei dolcificanti in commercio, il sucralosio, in grado di generare più appetito, specialmente quello presente nelle bevande. Fondamentale è stata la conclusione a cui è arrivata la dott.ssa Katie Page del Diabetes and Obesity Research Institute: “Il sucralosio attiva l’area del cervello che regola la fame e questa attivazione è collegata a maggiori livelli di fame”, si legge nella ricerca.
Una conclusione simile riguarda anche altri tipi di dolcificanti, quelli che solitamente acquistiamo al supermercato, come l’aspartame, l’acesulfame-K e la saccarina sodica. Le evidenze scientifiche hanno dimostrato come i dolcificanti non zuccherini non servano a mantenere il peso o a evitare di incorrere nel diabete, se si vuole ridurre l’apporto di zuccheri è quindi fondamentale agire in un altro modo. È ideale quindi consumare cibi naturalmente zuccherini come la frutta, o cibi e bevande non dolci.