Politici Per Caso: il nesso tra democrazia e ambiente – 08/05/2020
Dopo l’evento di lancio di venerdì 1° maggio, nel secondo appuntamento è stato affrontato il nesso tra democrazia e ambiente: le parole d’ordine che vogliamo mettere al centro della ripartenza dopo la chiusura dovuta alla pandemia.
Sono intervenuti:
Mario Staderini – Fondatore di Democrazia Radicale
È fondamentale avere dalla nostra parte, a sostegno delle nostre idee e proposte, anche rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali, nonché esponenti politici e partitici eletti ai vari livelli amministrativi. Ricordo anche che la rivalità maggioranza-opposizione è tale per cui, specie su alcune questioni, oggi tende ad escludere l’interesse pubblico per perseguire l’interesse di parte o fazione. La soluzione? Le Assemblee dei Cittadini.
Alex Marini – Consigliere della Provincia Autonoma di Trento per il Movimento 5 Stelle
Sostengo a pieno la petizione di Politici Per Caso per una Assemblea dei Cittadini sulla fase post-Covid19! In questi giorni ho fatto qualcosa di analogo. Ho presentato in Consiglio due iniziative molto simili per la Provincia Autonoma di Trento. Da un lato, un emendamento a un ddl per l’istituzione di un’Assemblea dei Cittadini per deliberare pareri e proposte sulla crisi connessa all’emergenza Covid19, che tuttavia è stato bocciato. Dall’altro, una proposta di ordine del giorno, approvato dal Consiglio, per la creazione di Assemblee dei Cittadini che dovranno essere chiamate a fornire proposte alle istituzioni su cambiamenti climatici e crisi socioeconomica connessa all’emergenza Coronavirus.
Virginia Fiume – Coordinatrice di Eumans
Che cos’è la petizione di Eumans EU CAN DO IT? È una petizione presentata al Parlamento Europeo insieme ad altre organizzazioni europee e a tanti cittadini europei, che propone una serie di misure per la gestione dell’emergenza sia del Coronavirus, sia delle emergenze sociali, economiche e climatiche. L’obiettivo è quello di dotare l’UE di una serie di strumenti per la gestione coordinata di tutte queste emergenze. Tra questi strumenti, vi è l’idea di una o più Assemblee dei Cittadini europei, riuniti fisicamente (quando tornerà possibile) o per via telematica, per far sì che il futuro dell’Unione e le sue politiche non siano più scelte dai governi nazionali e dalle istituzioni, troppo spesso “lontane” dalle società, ma dai cittadini stessi.
Elena Grandi – Co-portavoce della Federazione dei Verdi e Vicepresidente e Assessore al Verde, Ambiente, Arredo Urbano, Casa e Demanio del Municipio 1 a Milano
Nella mia città, a Milano, manca una reale partecipazione dei cittadini. Si realizzano “incontri di ascolto” della cittadinanza che tuttavia poi non influiscono sulle politiche comunali. La partecipazione non può essere soltanto oggetto di propaganda. C’è bisogno di una formalizzazione di uno o più strumenti a tutti i livelli amministrativi per dare la possibilità ai cittadini di partecipare attivamente alla formulazione delle politiche comuni. Ciò che i cittadini mi chiedono è “aria pulita, verde, vivibilità”. Forse, andrebbero ascoltati. O meglio, andrebbe chiesto loro di immaginare le politiche finalizzate ad avere più aria pulita, più verde, più vivibilità.
Andrea Salimbeni – Coordinatore di Eumans per le iniziative sull’Ambiente e Ingegnere energetico, Re-Cord, Università di Firenze
Con Eumans abbiamo presentato alcune proposte che mirano a cambiare le politiche di raccolta e riciclaggio dei rifiuti e di monitoraggio dell’inquinamento dell’aria e delle acque. Un problema che si riscontra molto frequentemente quando si tratta di questo genere di politiche è il fatto che generalmente i cittadini non siano coinvolti nei processi di cambiamento. Questi processi vengono presentati e proposti dagli organi dirigenti delle aziende e dalle amministrazioni soltanto quando tutto è già stato deciso e c’è solo da spiegare e presentare cosa è stato deciso. In sintesi, i cittadini non vengono interpellati prima, ma, nel caso, soltanto dopo. Tuttavia, l’esperienza insegna che quando i cittadini non si sentono coinvolti nelle decisioni del proprio territorio, essi diventano contro a prescindere alle nuove politiche, perché non hanno avuto il tempo per studiare, approfondire la questione e riflettere. Si formano così dei comitati contro queste iniziative, che si appellano all’unico strumento oggi esistente per permettere ai cittadini di opporsi a una simile procedura: l’inchiesta pubblica. Ma si tratta di un’arma ex-post. Perché non immaginare uno strumento ex-ante? Cioè coinvolgere i cittadini nei processi stessi di riqualificazione dei vari progetti, insieme alle aziende e alle amministrazioni locali?
Marco Cappato – Fondatore di Eumans
Ringrazio tutti gli ospiti e, in particolare, mi rivolgo a tutti gli amministratori locali e ai due intervenuti in precedenza, Alex Marini ed Elena Grandi. Affinché, tutti insieme, si possa cambiare il modo di fare democrazia nel nostro paese, coinvolgendo sempre di più i cittadini nella definizione delle politiche per la comunità. Anche e soprattutto con strumenti nuovi e innovativi, ma di già conclamata efficacia ed efficienza a giro per il mondo, come le Assemblee dei Cittadini.
Ha moderato Lorenzo Mineo – Coordinatore di Democrazia Radicale e Coordinatore di democrazia e diritti politici per Eumans
L’APPUNTAMENTO SETTIMANALE
Tutte le settimane il venerdì alle 18:00 saranno con noi esperti di settore, ma anche gruppi d’interesse e associazioni civiche, per ascoltare voci diverse e affrontare di volta in volta nuovi temi, come si fa nelle esperienze di democrazia deliberativa da cui prendiamo spunto.