Numerosi pensionati troveranno un importo più basso sull’assegno di maggio 2025: il motivo e di quanto scende la pensione.
I pensionati, già da qualche giorno, possono consultare il cedolino della pensione di maggio, il cui pagamento verrà effettuato tra meno di due settimane, ma con un leggero ritardo rispetto al solito. Il 1° maggio si celebra la Festa dei Lavoratori, dunque, per questa ragione l’erogazione, sia per gli accrediti su conto corrente bancario o postale che per il pagamento in contanti, scatterà venerdì 2.

Come si può notare dal cedolino, alcuni pensionati percepiranno un assegno più basso rispetto ai mesi precedenti. Un taglio che già era stato applicato sulla mensilità di aprile ed introdotto dall’ultima Legge di Bilancio, approvata dal Governo a fine dicembre.
Pensioni maggio 2025, nuovo taglio agli assegni: cosa cambia per molti pensionati
Molti pensionati italiani troveranno un assegno “più leggero” a maggio. I pagamenti, come detto, partiranno da venerdì 2 sia per gli accrediti bancari e postali che per chi decide di ritirare l’assegno in contanti. In quest’ultimo caso, previsto solo per prestazioni sotto i mille euro, bisognerà seguire la turnazione alfabetica, come accade ogni mese.

Intanto, è già possibile consultare il cedolino di maggio 2025, reso disponibile sul proprio portale online dall’Inps. Per visionare o eventualmente scaricare il documento, basterà accedere al sito MyInps, con le credenziali Spid, Cie o Cns, e recarsi nell’apposita sezione.
Dal cedolino, molti pensionati si saranno accorti che l’assegno è più basso rispetto ai mesi precedenti per via dei tagli previsti dall’ultima Legge di Bilancio e che sono scattati già ad aprile, non si tratta, dunque, di una vera e propria novità. Nel dettaglio, sono state eliminate le detrazioni per figli di età non superiore a 30 anni, decisione entrata in vigore già da gennaio 2025, ma applicata per la prima volta ad aprile, tanto che lo scorso mese è stato operato un conguaglio. La detrazione in questione aveva un importo massimo di 950 euro annui, dunque, fino a circa 80 euro al mese. Sono sparite anche le detrazioni per altri familiari, come fratelli e sorelle, suoceri, generi e nuore a carico che ammontavano sino ad un massimo di 750 euro all’anno (circa 62 euro mensili).
Senza queste detrazioni, dunque, molti pensionati riceveranno una pensione di importo più basso, come già accaduto lo scorso mese. A tale situazione si aggiungono anche le addizionali regionali e comunali, già applicate da alcuni mesi, e che verranno applicate sino a novembre facendo scendere ulteriormente l’importo percepito.