Nuovo Decreto Albania, ecco cosa deciderà venerdì il consiglio dei Ministri

Il Governo ci lavora da mesi dopo le sentenze che hanno fermato gli spostamenti in Albania, il decreto ora è pronto e venerdì dovrebbe arrivare l’ok in CDM.

L’Albania non è mai stata un’opzione fuori dal tavolo, il Governo questo lo aveva reso chiaro nonostante le diverse sentenze che di fatto hanno annullato i trasbordi dei migranti nel centro di detenzione. Il nuovo decreto sarebbe ormai pronto e venerdì dovrebbe arrivare anche l’approvazione in Consiglio dei Ministri.

giorgia meloni durante un discorso
Nuovo Decreto Albania, ecco cosa deciderà venerdì il consiglio dei Ministri -(AnsaFoto) politicipercaso.it

Il centro albanese costruito lo scorso anno e per il Governo già attivo da mesi è stato al centro della vera e proprio battaglia che si è venuta a creare tra provvedimenti politi e sentenze del tribunale. Una battaglia che ha riacceso il dibattito polito sulla divisione delle carriere all’interno dell’ANM e sul quale il Governo lavora anche qui da mesi non senza opposizione da parte dei togati.

Dopo le diverse sentenze che hanno annullato i trattenimenti nel centro di detenzione, più volte il premier aveva promesso che il progetto Albania non sarebbe fallito. Si doveva però in qualche modo aggirare le sentenze stesse per non vedersi annullati altri provvedimenti e a quanto sembra il Governo è arrivato alla soluzione. Nell’idea dell’esecutivo c’è un progetto diverso per l’attivazione dei Cpr e che dovrebbe essere questa volta a prova di bomba.

I Centri in Albania, per evitare un altro flop il piano del governo cambia prospettiva

I centri di detenzione saranno utilizzati in maniera differente. Questo il succo del nuovo decreto Albania che venerdì dovrebbe incontrare l’approvazione in Consiglio dei Ministri. Considerando l’impossibilità di trasferire nel centro i migranti appena approdati o recuperati in mare, per non incappare i nuove sentenze di annullamento da parte dei giudici, il piano del governo cambia prospettiva: i centri saranno utilizzati in base a provvedimenti già avviati.

L’obiettivo del governo era quello di evitare un altro flop, di fatto il progetto costato quasi un miliardo di euro per un quinquennio non ha dato i frutti sperati dell’esecutivo di Giorgia Meloni. Considerate le sentenze, gli uffici legislativi del Viminale e Palazzo Chigi si sono messi a lavoro per trovare una soluzione alternativa che permettesse l’attivazione del progetto.

giorgia meloni firma documento
I Cpr in Albania, il piano del governo cambia prospettiva -(AnsaFoto) politicpercaso.it

Da qui l’idea di trasformare i centri in Centri di permanenza per il rimpatrio; quindi non saranno più trasferiti migranti da sottoporre alle procedure accelerate per l’esame dell’asilo, ma stranieri che hanno già ricevuto un provvedimento di espulsione convalidato dal magistrato. Tutto in attesa della sentenza della Corte europea di giustizia sui Paesi sicuri che dovrebbe arrivare entro primavera e che potrebbe sbloccare anche la possibilità di trattenere i richiedenti asilo proprio come nell’idea originale del Governo.

Sul piano politico, sono insorte le opposizioni: per Schlein “(Meloni e Piantedosi) dovrebbero fermarsi e chiedere scusa agli italiani per aver sperperato così tante risorse pubbliche, in un protocollo disumano che calpesta i diritti fondamentali“. Magi (+Europa) si rivolge direttamente al premier: “per una volta non trovi scuse e dica la verità agli italiani: i centri in Albania non hanno funzionato e non funzioneranno“.

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