Tutti commettono questo errore quando utilizzano la moka: non sanno che stanno mettendo a repentaglio la loro salute.
Le innovazioni in ambito medico e scientifico nascono quasi sempre da curiosità e domande che non presentano una risposta. È così che i ricercatori danno origine ad un’indagine, volta a migliorare l’esistenza stessa dell’essere umano. È importante modificare le proprie abitudini, proprio sulla base delle ultime scoperte.

La nostra quotidianità, di fatto, è costituita da gesti ereditati dai nostri genitori, i quali li hanno ereditati dai nostri nonni e così via. Pensiamo alla moka, uno strumento che difficilmente i cittadini italiani riusciranno a non utilizzare, poiché fa parte della nostra tradizione culinaria. Ciò nonostante, moltissime persone commettono un errore quando ne usufruiscono per preparare il caffè.
La moka è pericolosa per la salute? La risposta degli esperti
Prima di entrare nello specifico dell’utilizzo della moka, è opportuno parlare di una sostanza contenuta in moltissimi alimenti: l’acrilammide. Essa si forma naturalmente negli alimenti amidacei, in seguito alla loro cottura ad alte temperature. Tra questi figurano, ad esempio, le patatine fritte, il pane e i biscotti, i semi di cereali ed appunto il caffè. Si verifica così la reazione di Maillard, che conferisce ai cibi la consueta colorazione abbrustolita.

Considerando il largo consumo della sostanza, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha pensato di studiare approfonditamente i potenziali effetti collaterali dell’acrilammide sul corpo umano. È stato confermato, già nel 2015, che la sua assunzione frequente e prolungata nel tempo può provocare l’insorgenza di tumori in tutte le fasce d’età. Di fronte a questo, il laboratorio del Gruppo Maurizi ha deciso di concentrarsi proprio sul caffè.
La preparazione del caffè con l’utilizzo della moka (miscela arabica macinata) ha rilevato 15mcg di acrilammide in 1ml di prodotto. I ricercatori hanno poi preparato un secondo caffè, un terzo ed un quarto, così da verificare se la sostanza si accumulasse sul fondo della macchinetta. Effettivamente l’acrilammide si deposita sul fondo della moka, aumenta in una prima fase del doppio, per poi mantenersi costante nelle successive preparazioni.
Si evince, dunque, che l’abitudine di non lavare la moka possa avere effetti indesiderati con il passare del tempo. I ricercatori hanno però spiegato che è sufficiente risciacquare (soprattutto il fondo, come abbiamo visto) con dell’acqua per eliminare la maggior parte dell’acrilammide depositata. Inoltre, sarebbe opportuno acquistare una nuova moka di tanto in tanto, così da ridimensionare considerevolmente i margini di rischio.