Il dolore per la scomparsa colpisce anche la sicurezza del Vaticano: le guardie non faranno il giuramento

La morte del Papa non si sta ripercuotendo solo sui fedeli, ma sulla stessa stabilità del Vaticano: non ci sarà il giuramento delle guardie.

All’interno delle mura della Città del Vaticano la situazione è tutt’altro che serena in questi ultimi giorni. La morte del Pontefice la mattina di lunedì 21 aprile dopo una notte apparentemente serena è giunta repentina e inaspettata. Dopo il lungo ricovero si pensava che il Papa avrebbe pian piano recuperato le forze, ma ora la Chiesa si ritrova con un seggio vacante.

Vista aerea di Piazza San Pietro in bianco e nero
La cancellazione improvvisa del giuramento. – (politicipercaso.it)

Quando viene a mancare il Pontefice i cardinali e il camerlengo hanno di fronte un lungo iter prima che si giunga alla proclamazione di una nuova guida. Oltre alle cerimonie che prevedono la rottura dell’anello e la sigillatura degli appartamenti occorre predisporre la veglia della salma e i funerali del Pontefice. Solo dopo quindici giorni dalla morte è possibile avviare il Conclave.

Il periodo che precede la convocazione per l’elezione di un nuovo Papa prevede diversi moment di riflessione e di preghiera all’interno del Vaticano. Lo Stato della Chiesa vive un momento di sospensione che può minare la sua organizzazione. Tanto che persino le cerimonie più importanti possono essere cancellate all’ultimo momento.

Il Vaticano abbandonato dalle sue guardie

La sicurezza di chi vive all’interno dello Stato della Chiesa è garantita come in Italiadalle forze dell’ordine. Tuttavia la figura del Pontefice e delle mura del Vaticano risultano anche sotto la diretta protezione della Guardia Svizzera Pontificia. Si tratta di un ordine militare nato nel 1527 in seguito al giuramento prestato da soldati svizzeri mercenari di fronte a Papa Clemente VII.

Ingresso presidiato dalle guardie svizzere pontificie
Il Vaticano abbandonato dalle sue guardie. – (politicipercaso.it)

Non è difficile riconoscerli se si gira all’interno della Città del Vaticano. L’elmo con il pennacchio rosso e la divisa a righe gialle e blu li rendono visibili anche da distante. Non è facile entrare nella Guardia Svizzera vista la gravità del compito che assolve. Ci sono precisi requisiti di altezza, di età e la condizione imprescindibili di risultare celibi per tutta la durata del servizio.

Poiché le prime guardie svizzere prestarono giuramento di fedeltà al Pontefice il 6 maggio 1527, di rito ogni anno si ripete la cerimonia. Poiché Papa Francesco è mancato a ridosso di questa data tuttavia quest’anno il rito non ci sarà, almeno fino a quando non sarà eletto un nuovo Pontefice. Fino ad allora dunque la Guardia Svizzera sarebbe virtualmente slegata dai suoi compiti.

Gestione cookie