Il Decreto bollette ha ricevuto il via libera dalla Camera con 182 voti favorevoli e 113 contrari. Un pacchetto di misure per famiglie e imprese.
Tre miliardi di euro, queste le risorse necessarie per attivare le misure inserite nel Decreto Bollette. Il Governo è dovuto intervenire considerando i prezzi di luce e gas che sono aumentati nuovamente da inizio anno.

Il caro energia viene affrontato con un decreto ad hoc che contiene diverse misure volte a sostenere famiglie e imprese. Dopo la fiducia della Camera si attende il via libera del Senato con approvazione entro il 29 aprile. I tempi stringono anche perché bisogna considerare le festività di mezzo. Gli italiani necessitano di sostegno ora e una lunga attesa non sarebbe accettata.
Stanno aspettando, ad esempio, il Bonus da 200 euro sulle bollette elettriche di cui si parla da diverse settimane. Un contributo una tantum che arriverà nel secondo semestre 2025 alle famiglie con ISEE entro 25 mila euro e che si aggiunge al Bonus bollette dedicato a chi ha un ISEE entro 9.530 euro o 20 mila euro con minimo quattro figli a carico. Significa che alcuni nuclei familiari otterranno 500 euro di aiuti.
Punto per punto il Decreto bollette
Il Decreto introduce tutele graduali per i clienti vulnerabili con inserimento in un mercato controllato e blocca il pignoramento degli immobili delle persone vulnerabili (prima casa) per debiti condominiali entro 5 mila euro. Nel pacchetto ci sono anche misure per aumentare la trasparenza e confrontare le offerte di luce e gas nel mercato libero e per aiutare economicamente le aziende energivore con potenza impegnata oltre a 16,5 kW e le Piccole e medie imprese vulnerabili.

Si parla anche del Bonus elettrodomestici e della scelta dello sconto in fattura per aiutare i cittadini nell’acquisto di nuovi elettrodomestici. Il contributo copre fino al 30% del prezzo con tetto massimo di 100 euro ad apparecchio (200 euro per le famiglie con ISEE entro 25 mila euro). Introdotta pure una deroga al nuovo regime fiscale dei fringe benefit per le auto aziendali prenotate entro il 31 dicembre 2024. Saranno escluse dal nuovo sistema di tassazione introdotto dalla Legge di Bilancio 2025.
Il Decreto stanzia, poi, 10 milioni di euro per erogare contributi a fondo perduto destinati a ridurre il costo dell’energia per le piscine energivore che sono gestite da società e associazioni sportive iscritte nel registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche. L’ultimo punto riguarda le misure per la transizione energetica delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficienza e delle strutture sanitarie e socio-sanitarie no-profit.