La carta igienica è ovviamente fondamentale in ogni casa, pochi però potrebbero immaginare che il modo in cui la si usa può portare a stare male. Ecco cosa non fare mai.
Ognuno di noi è abituato ogni giorno a fare una serie di azioni, spesso compiute in modo standardizzato, senza pensarci troppo, incuranti delle possibili conseguenze. Anzi, essendosi sempre comportati in questa maniera non verrebbe in mente quasi a nessuno di pensare che questa azione possa essere sbagliata. E invece a volte questo è quello che può accadere, addirittura quando ci ritroviamo ad avere tra le mani qualcosa che non manca in nessuna casa come la carta igienica.

Anche in questo ambito c’è chi può avere gusti differenti, almeno per quanto riguarda lo spessore, pur usandola con lo stesso fine, ma può sembrare incredibile pensare che quello che si fa possa avere addirittura ripercussioni sulla nostra salute. C’è infatti una regola ben precisa che si dovrebbe seguire, probabilmente sconosciuta a molti, in caso contrario si può andare incontro a una serie di malesseri che sono davvero poco piacevoli.
Come usi la carta igienica? Forse hai sempre sbagliato
Molti non lo sanno, ma esiste un modo ben preciso per usare la carta igienica, è bene cambiare se fino ad ora si è sempre sbagliato. È fondamentale infatti asciugare cute e mucose, dopo la minzione e/o le evacuazioni, sempre dalla parte anteriore a quella posteriore (e mai viceversa). Questo movimento impedisce che batteri e particelle fecali finiscano verso l’uretra, punto che sarebbe bene evitare perché può avere come conseguenza un’infezione alle vie urinarie, che può essere difficile da debellare. Tra le più diffuse e fastidiose c’è certamente la cistite, che tende a colpire in modo particolare le donne, anche con una recidiva.
Altrettanto importante, anche se ad alcuni potrebbe sembrare una sciocchezza, è la posizione in cui viene messa la carta igienica. È consigliabile mettere lo strappo verso l’alto, quindi verso la persona seduta sul WC, in modo tale che i batteri che possono essere presenti sul muro non possano sedimentarsi. Non si tratta di una teoria campata in aria è casuale, ma che era già stata messa in evidenza da chi aveva inventato questo accessorio presente in bagno, Seth Wheeler.

Non si dovrebbe inoltre mai strofinare le parti intime, ma semplicemente tamponare, altrimenti quasi senza accorgersene potrebbero formarsi dei tagli che possono essere dolorosi e che possono richiedere qualche giorno per rimettersi in sesto. Chi ha una cute delicata, ma questo dovrebbe valere a priori per tutti, dovrebbe inoltre non acquistare le versioni più dure e rigide, anche in questo caso possono portare a irritazioni che possono generare dolore e prurito, a maggior ragione a contatto con i vestiti. Non ha inoltre molto senso nemmeno puntare su quelle profumate, che possono contenere sostanze che sono nocive per il nostro organismo.
I soggetti più a rischio sono le donne, che possono incorrere in una vulvovaginite, l’infiammazione che coinolge vulva e vagina, che prevede come sintomi prurito, dolore, eritema e, in alcuni casi, anche perdite. La situazione può però verificarsi facilmente, basta che restino alcuni piccoli residui della carta igienica attaccati alla pelle anche solo per un’oretta e sarà quasi impossibile non riscontrarla. Tra le infezioni possibili c’è anche la candida, generata da un PH vaginale alterato e dal movimento sbagliato quando ci si pulisce, si deve quindi sempre avere cura di procedere dalla vagina all’ano.