Non ci sarà un terzo mandato per il governatore della Campania Vincenzo De Luca: la Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale la legge regionale.
La Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale la legge regionale della Campania che consente al presidente della giunta uscente di candidarsi per un terzo mandato dopo due consecutivi. I giudici hanno, dunque, accolto il ricorso del Governo che aveva impugnato la norma.
Considerata la decisione della Corte Costituzionale, il governatore della Campania Vincenzo De Luca non potrà presentarsi alle prossime elezioni, in programma in autunno, per un terzo mandato. Quanto stabilito potrebbe anche influire sul futuro politico del presidente della Regione Veneto Luca Zaia che non potrebbe candidarsi per quello che sarebbe un quarto mandato, il terzo dall’adozione della legge regionale approvata nel 2012, due anni dopo la sua prima elezione.
Vincenzo De Luca rimarrà in carica sino al prossimo autunno, quando si terranno le elezioni regionali in Campania, e non potrà ricandidarsi per un terzo mandato. A stabilirlo la Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittima la norma regionale che prevede la possibilità per un governatore uscente di ripresentarsi tra i candidati per un terzo mandato dopo due consecutivi.
Dopo la sentenza, è arrivata la reazione di De Luca che, in una nota ufficiale, ha ironizzato: “Dopo il pronunciamento dell’Alta, anzi Altissima Corte – si legge – si apre in Italia una stagione politica di alto valore ideale, morale e istituzionale… Ma nessuno si faccia distrarre dal lavoro!”. Nella nota sono stati poi elencati diversi punti operativi, a sottolineare che le priorità della Regione sono altre. Ora rimane da capire chi sarà il candidato da scegliere per la coalizione in vista delle prossime elezioni. Una scelta per cui ancora ci sarà tempo, ma c’è già chi teme un’uscita dal “campo largo” da parte di De Luca che potrebbe dare il proprio sostegno ad un candidato con una propria lista.
La decisione della Corte Costituzionale potrebbe influire anche sul futuro politico del governatore del Veneto Luca Zaia. Il presidente della Regione, eletto per la prima volta nel 2010, potrebbe non potersi candidare per quello che sarebbe il terzo mandato dall’adozione della legge regionale (2012), il quarto complessivo.
In merito, Zaia ha definito quanto accaduto come “una grande ipocrisia”. “Abbiamo capito dalla sentenza – ha proseguito il Governatore – che sei presidenti di Regione non hanno un blocco del mandato, mentre gli altri si, così come alcuni sindaci, nonostante siano le uniche cariche elette direttamente dal popolo”.
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