Lo schema di decreto che regolamenta l’uso degli autovelox in Italia è stato bloccato dal Ministero dei Trasporti, su indicazione del vicepremier Salvini: cosa accade adesso?
Il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini ha deciso di bloccare il decreto che regolamenta l’uso degli autovelox e che era in fase di trasmissione a Bruxelles. Una decisione che ha sorpreso considerato che il provvedimento avrebbe dovuto fare chiarezza sui ricorsi contro i rilevatori di velocità con il conseguente annullamento di numerose sanzioni.

Il decreto, difatti, avrebbe dovuto omologare in automatico tutti gli autovelox approvati a partire dal 13 giugno 2017, ma rischiava di disattivare la maggior parte dei dispositivi presenti sul territorio nazionale, essendo stati installati prima di quella data. Per questo motivo, è arrivato il dietrofront del vicepremier. Ora in molti si chiedono cosa accadrà dopo la decisione del Ministero.
Decreto autovelox, stop del Ministro Salvini: “Necessari ulteriori approfondimenti”
Stop al decreto che regolamenta l’uso degli autovelox. Questa la decisione del Ministero dei Trasporti, su indicazione del Ministro Matteo Salvini, annunciata attraverso una nota in cui si spiega che il blocco è stato disposto poiché sono “necessari ulteriori approfondimenti”.

La scelta di fermare lo schema di decreto è arrivata poco prima che il documento fosse inviato a Bruxelles per la valutazione da parte dell’Unione Europea. Il provvedimento, come anticipato, avrebbe permesso di considerare omologati in automatico i rilevatori di velocità approvati a partire dal 13 giugno 2017 che potranno rimanere in funzione. Tutti gli altri autovelox, invece, approvati prima della data appena indicati, dovrebbero essere omologati attraverso una procedura specifica: i produttori dovranno inviare, entro sei mesi dall’entrata in vigore del decreto, la documentazione che attesti il rispetto dei nuovi standard dell’autovelox.
Il provvedimento avrebbe fatto chiarezza sui numerosi ricorsi presentati dai cittadini contro gli autovelox con il conseguente annullamento delle sanzioni, ma con il rischio di disattivare la maggior parte dei rilevatori di velocità presenti in Italia la cui approvazione risale a prima del 13 giugno 2017. Una situazione che probabilmente avrebbe spinto il Ministero a bloccare lo schema di decreto.
La decisione, secondo molte associazioni, farebbe rimpiombare nel caos gli automobilisti ed i ricorsi verranno valutati caso per caso. Non solo, la mancata entrata in vigore del decreto, secondo le associazioni, potrebbe comportare una valanga di multe elevate nei prossimi mesi, quando gli spostamenti saliranno per le vacanze estive. Per questa ragione, è stato chiesto al Ministero un provvedimento urgente che possa fare chiarezza sul punto.