In molti casi è possibile richiedere una detrazione dal modello 730 delle spese sostenute per il canone di locazione annuo: tutte le agevolazioni previste.
Con l’avvicinarsi della nuova stagione dichiarativa, molti contribuenti si chiedono quali siano le agevolazioni fiscali da poter richiedere in sede di dichiarazione dei redditi. Tra queste rientra la detrazione per le spese dell’affitto.
È prevista, difatti, una detrazione del 19% del canone annuo, ma è necessario sapere che bisogna rispettare specifici requisiti ed i massimali di spesa su cui applicare l’agevolazione variano in base al contratto sottoscritto e al reddito del richiedente. In particolare, sono stabilite dalla normativa cinque diverse casistiche per la richiesta della detrazione.
Le spese del canone di locazione possono essere detratte dal Modello 730 anche nel 2025. Nelle prossime settimane, i contribuenti saranno chiamati a presentare la dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate e potranno richiedere l’agevolazione in questione che prevede una detrazione del 19% sulle spese effettuate.
Come abbiamo già detto, è necessario rispettare specifici requisiti: l’immobile in affitto deve rappresentare l’abitazione principale del contribuente; il contratto sottoscritto deve essere regolarmente registrato. Inoltre, per il calcolo della detrazione bisogna tenere in considerazione la tipologia del contratto sottoscritto ed il reddito del contribuente. Sono previste cinque diverse casistiche.
La prima è l’agevolazione rivolta ai contribuenti con basso reddito con una detrazione pari a: 300 euro per redditi non superiori a 15.493,71 euro; 150 euro se il reddito è compreso 15.493,71 e 30.987,41 euro. In caso di reddito superiore, non è possibile richiederla.
Per chi stipula un contratto a canone convenzionato o concordato, ossia con un canone stabilito in base agli accordi territoriali e più basso rispetto alle tariffe nazionali, è prevista una detrazione che varia sempre in base al reddito ed è pari a: 495,80 euro con reddito complessivo non oltre i 15.493,71 euro; 247,90 euro per redditi compresi tra 15.493,71 euro e 30.987,41 euro.
È prevista anche un’agevolazione per i giovani che vivono in affitto e non hanno compiuto i 31 anni di età e non hanno un reddito complessivo che supera la soglia dei 15.493,71 euro. La detrazione è prevista per i primi quattro anni di contratto ed è pari a 991,60 euro o al 20% del canone annuo purché l’importo non superi i 2mila euro.
Un’altra detrazione è prevista per gli studenti universitari fuorisede. L’agevolazione prevede una detrazione del 19% su un importo massimo di 2.633 euro. È necessario, però, che l’immobile preso in affitto sia in un Comune almeno a 100 chilometri di distanza rispetto quello di residenza e trovarsi nello stesso Comune o in quelli limitrofi rispetto a quello in cui ha sede l’università.
Infine, anche i lavoratori fuorisede possono richiedere una detrazione per le spese del canone di locazione. In questo caso è necessario che il richiedente abbia un contratto di lavoro dipendente e deve aver trasferito la residenza ad almeno 100 km rispetto a quella precedente. L’agevolazione è pari a: 991,60 euro se il reddito è inferiore a 15.493,71 euro; 495,80 euro se il reddito complessivo è compreso tra 15.493,71 e 30,987,41 euro.
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