L’Unione Europea sta definendo gli ultimi dettagli prima di convertire la moneta fisica in digitale, e non si tratta di denaro all’interno della carta di credito.
L’evasione fiscale, le frodi e i raggiri che avvengono con denaro contante e carte di credito/debito li conosciamo tutti, ma quello che può suonare nuovo per molti è l’idea di una moneta digitale, vero e proprio denaro contante ma dematerializzato. E no, non si tratta di criptovalute, poiché l’UE ha come obiettivo anche quello di contrastare questa tipologia di denaro, da sempre ostile ai sistemi bancari.

Quando il progetto sarà completato – e non manca molto – i cittadini avranno a che fare con un servizio di pagamento vero e proprio, che non necessita di un conto corrente, bensì di un’app per smartphone. Una banalissima app e-wallet che permetterà di tenere i nostri contanti. La differenza con la moneta fisica? Ogni pagamento rimarrà tracciato, senza però essere tassato come può avvenire con il POS.
Questa è solo la sintesi di ciò che è realmente la moneta digitale, ma quello che è successo in questo periodo ha solo confermato che il passaggio non è lontano; anzi, l’UE ha un piano ben preciso e delle tempistiche ristrette.
Moneta digitale: quando arriva e che fine farà il denaro contante
A differenza di quello che molti credono, la moneta digitale europea non è un’alternativa alla carta di credito, ma un vero cambiamento di sistema. Non si tratta di usare una banca per pagare in digitale, ma di avere in tasca – anzi, nello smartphone – denaro digitale emesso direttamente dalla Banca Centrale Europea, con lo stesso valore dell’euro fisico, ma senza bisogno di una carta di credito/debito.

E ora arriva la conferma ufficiale: il progetto è entrato nella fase operativa. Il Consiglio dell’Unione Europea ha appena approvato il regolamento che apre alla piena realizzazione dell’euro digitale. Tradotto: l’euro digitale sta arrivando davvero, e non come ipotesi lontana. I cittadini potranno usare un’app autorizzata per ricevere, conservare e spendere euro digitali in modo semplice e sicuro, anche offline.
Già dal 2020 la Banca Centrale Europea, insieme alle banche centrali dei Paesi dell’eurozona, ha iniziato a studiare il progetto. Un anno dopo è partita la sperimentazione vera e propria, durata fino al 2023. E da lì è scattata la fase decisiva: due anni per preparare tutto nei minimi dettagli, con un obiettivo chiaro in mente – far partire l’euro digitale entro il 2026.
A differenza delle criptovalute, questa moneta sarà stabile, tracciabile, gratuita e garantita da un’istituzione pubblica. Ogni pagamento sarà registrato, ma senza le commissioni del POS. Niente contanti, niente carte, niente banche: solo un’app nel telefono e una nuova idea di portafoglio.
Il contante? Resterà, ma sarà sempre meno usato – l’obbiettivo è proprio questo, d’altronde. E se tutto va come previsto, entro pochi anni l’euro digitale diventerà parte della nostra vita quotidiana. Altro che futuro: è già in calendario.