A breve i cittadini europei potrebbero avere a disposizione un sistema di pagamento che rappresenterà un’alternativa ai contanti: il progetto dell’Ue.
Ormai da anni l’Unione Europea sta incentivando l’utilizzo di metodi di pagamento tracciabili, così da contrastare fenomeni come quelli del riciclaggio e dell’evasione fiscale. Sono diverse le misure e le normative introdotte e adottate dai vari Paesi membri in tal senso.
Tra questi interventi rientra anche il progetto ribattezzato “Central Bank Digital Currency” (Cbcd) o “Euro digitale” avviato dalla Bce (Banca Centrale Europea). Il progetto punta all’introduzione di una moneta unica digitale a disposizione di tutti i cittadini europei che rappresenterà un’alternativa ai contanti. La fase di sperimentazione dell’euro digitale si sta avviando alla conclusione e l’Ue punta ad accelerare l’introduzione della moneta digitale.
Da ottobre 2025 potrebbe arrivare un nuovo sistema di pagamento per tutti i cittadini dell’Unione europea: l’euro digitale. Si tratta di una moneta digitale creata non per sostituire i contanti, che continueranno, dunque, a circolare, ma per rappresentare un’alternativa alla moneta tradizionale.
L’euro digitale non è una vera e propria novità, dato che il progetto “Central Bank Digital Currency” (Cbcd) o “euro digitale” è stato avviato dalla Bce nel 2021 per una prima fase biennale di sperimentazione che poi ha lasciato spazio ad un biennio di preparazione prima dell’introduzione ufficiale, prevista per il 2026. Secondo quanto emerso al momento, forse per cercare di contrastare i dazi imposti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump e per far fronte alle stablecoins che si basano sul valore del dollaro statunitense, l’Ue starebbe pensando di anticipare l’ingresso dell’euro digitale già ad ottobre 2025, con qualche mese d’anticipo rispetto al previsto.
È necessario sottolineare che l’euro digitale non seguirà il meccanismo delle criptovalute e sarà garantito dalla Banca Centrale Europea. In sintesi, il cittadino potrà affidarsi ad un nuovo sistema di pagamento tracciabile che, sempre secondo quanto emerso al momento, non richiederà costi di commissione e sarà accettato in tutta l’area dell’euro per gli acquisti online, presso i negozi, ma anche per il trasferimento di denaro tra privati.
La nuova moneta ha suscitato dei dubbi per quanto riguarda la privacy dei cittadini, ma anche sui possibili attacchi di criminali informatici che potrebbero prendere di mira lo strumento di pagamento. Non solo, in molti si chiedono se questa possa essere una mossa verso l’addio definitivo ai contanti da parte dell’Ue. Al momento, però, è giusto ribadire che l’euro digitale non “manderà in pensione” la moneta tradizionale, ma si tratta di un’alternativa per incoraggiare i pagamenti attraverso strumenti tracciabili.
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